Quando si parla di disfunzioni sessuali si intende un gruppo molto vasto e diversificato di disturbi caratterizzati da anomalie significative nella capacità di una persona di provare piacere sessuale o di avere reazioni sessuali. Risulta importante per il trattamento stabilire l’esordio dei sintomi e l’indagine sui seguenti fattori:
- fattori riguardanti il partner (es. ci sono problematiche sue?)
- fattori relazionali (es. differenze nel livello di attività sessuale)
- fattori di vulnerabilità personale (es. immagine corporea insoddisfacente)
- fattori medici rilevanti
- fattori religiosi o culturali
La tipologia del disturbo legata al tempo può essere:
Permanente: problema sessuale presente fino dalle prime esperienze sessuali;
Acquisita: il disturbo si sviluppa dopo un periodo di prestazioni sessuali relativamente normali;
Generalizzata: le difficoltà sessuali non sono limitate a determinati tipi di stimolazioni, alla situazione o al partner;
Situazionale: difficoltà sessuale che si verifica solo con alcuni tipi di stimolazioni, situazioni o partner.
La funzione sessuale implica un’ interazione complessa tra fattori psicologici, biologici, sociali e culturali. L’invecchiamento può essere associato ad una normale diminuzione della risposta sessuale.
L’esperienza sessuale si può dividere in 4 fasi: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione. In ognuna di queste fasi è possibile riscontrare dei problemi ma vediamo quali sono le principali disfunzioni sessuali classificate nel DSM -5
La caratteristica principale del disturbo è un marcato ritardo o l’incapacità di raggiungere l’eiaculazione. Questa situazione che si protrae da minimo 6 mesi causa nell’individuo un disagio clinicamente significativo. Il disturbo spesso crea tensione anche nella partner che può sentirsi meno attraente o incapace.
La caratteristica principale del disturbo è la marcata difficoltà di ottenere un’ erezione durante l’attività sessuale o di mantenerla fino alla fine dell’attività. Il problema si protrae da almeno 6 mesi e causa nella persona un disagio clinicamente significativo. Molti uomini con questo disturbo possono avere poca fiducia in se stessi o una bassa autostima e possono sviluppare sentimenti depressivi.
Il disturbo si manifesta quando in modo ricorrente l’eiaculazione si verifica prima o poco dopo (1 minuto circa) la penetrazione vaginale, ciò avviene prima che la persona lo desideri. Il problema si protrae da almeno 6 mesi e causa nella persona un disagio clinicamente significativo.
Il disturbo si caratterizza per una persistente insufficienza o assenza di fantasie e pensieri sessuali. Il problema si protrae da circa 6 mesi e causa un disagio clinicamente significativo. Bisogna tenere in considerazione, prima di valutare questo disturbo, alcuni fattori come l’età e il contesto di vita socioculturale che possono influenzare il funzionamento sessuale.
Il disturbo è caratterizzato da difficoltà a raggiungere l’orgasmo e/o da intensità delle sensazioni orgasmiche marcatamente ridotta. Il problema si protrae da circa 6 mesi e causa un disagio clinicamente significativo. Bisogna tenere in considerazione che molte donne hanno bisogno di una stimolazione clitoridea per raggiungere l’orgasmo e sono poche le donne che raggiungono sempre l’orgasmo durante il rapporto genitale.
Il disturbo è caratterizzato dalla mancanza o da una riduzione significativa di desiderio/ eccitazione sessuale. Si manifestano alcuni dei seguenti problemi:
- Assente/ridotto interesse per l’attività sessuale
- Assenti/ridotti pensieri o fantasie erotiche
- Assente/ridotta iniziativa nel rapporto sessuale e rifiuto delle iniziative del partner
- Assenza/riduzione del piacere/eccitazione durante l’attività sessuale in tutti o quasi tutti i rapporti sessuali
- Assenza/riduzione del desiderio sessuale in risposta a possibili stimoli sessuali (visivi, scritti o verbali)
- Assenti/ridotte sensazioni genitali o non genitali durante l’attività sessuale in tutti o quasi tutti i rapporti sessuali.
I sintomi si protraggono da circa 6 mesi o più e causano un disagio clinicamente significativo.
Il disturbo è caratterizzato da ricorrenti difficoltà con uno o più dei problemi che seguono:
- Difficoltà ad avere rapporti vaginali/penetrazione
- Dolore vulvo- vaginale (più superficiale) o pelvico (più profondo) durante il rapporto o i tentativi di penetrazione
- Paura del dolore o della penetrazione vaginale
- Tensione o contrazione dei muscoli del pavimento pelvico durante il tentativo di penetrazione.
I sintomi si protraggono da circa 6 mesi o più e causano un disagio clinicamente significativo.
In questo disturbo è importante valutare se si evidenziano problemi anche a sottoporsi a visite ginecologiche o all’utilizzo di tamponi. La valutazione delle disfunzioni del pavimento pelvico possono essere effettuate da un ginecologo.
Parlando di problematiche sessuali spesso si sente parlare di:
1
Vaginismo: disfunzione femminile che consiste in una ricorrente contrazione involontaria dei muscoli perineali della vagina quando si tenta la penetrazione anche con speculum o tamponi. Si mette spesso in atto un evitamento fobico e una paura anticipatoria del dolore.
2
Dispareunia: disfunzione sia maschile che femminile caratterizzata da dolore genitale associato al rapporto sessuale.
3
Vulvodinia: sensazione dolorosa cronica localizzata a livello dei genitali esterni non dovuta a lesioni visibili. Si può verificare in modo spontaneo o essere provocata da un rapporto sessuale, dall’inserimento di tamponi o da una visita ginecologica.
Una buona parte della popolazione adulta ha sofferto di una qualche forma di disfunzione sessuale ma essendo un problema di cui non si parla con chiunque questo è un dato che può sorprendere ma anche rassicurare.
Gli stati emozionali e cognitivi influiscono molto sul comportamento sessuale e possono produrre modificazioni funzionali a livello muscolare, ghiandolare e viscerale, queste modificazioni possono ripercuotersi sulla sfera della sessualità. Come accennato sopra anche le sfere sociali e culturali con le quali si rapporta la persona possono influire molto sul comportamento, sulle aspettative e sulla condotta sessuale, per es. un educazione repressiva può influire negativamente.
Le disfunzioni sessuali dovute a condizioni mediche devono essere trattate dal punto di vista medico, le disfunzioni sessuali derivanti da problemi psicologici connessi (ansia, inibizioni, paure ecc.) possono essere trattati e risolti con una psicoterapia. La psicoterapia ipnotica consente di trattare con successo questo tipo di problemi e di ottenere risultati duraturi in tempi più brevi. Spesso correlata a questo tipo di disturbi c’è l’ansia da prestazione che può essere controllata e desensibilizzata tramite l’ipnosi.
Il protocollo al trattamento con la psicoterapia ipnotica varia a seconda del disturbo, della persona, delle motivazioni e delle cause sottostanti il problema. Sono molti gli aspetti che possono essere correlati alle diverse disfunzioni sessuali e che è possibile gestire e superare con l’ipnosi attraverso l’utilizzo di diverse tecniche ipnoterapiche … ne cito alcuni:
- Rilassamento dall’ansia e dallo stress
- Stimolazione dei naturali processi fisiologici curativi
- Dissociazione dalle paure sessuali e dalle cognizioni negative
- Reinterpretazione di esperienze passate
- Distanziamento da esperienze passate (può essere utile quando ci sono state esperienze sessuali traumatiche)
- Analgesia e anestesia ipnotiche (possono essere utilizzate per trattare la dispareunia)
- Assorbimento in sensazioni piacevoli ( può essere usata per trattare disturbi come il desiderio sessuale ipoattivo o dell’eccitazione sessuale femminile)
- Prove mentali in ipnosi (permette di contrastare il negativismo cognitivo aiutando la persona a visualizzare esperienze sessuali positive, queste vanno a rompere degli schemi disfunzionali e ad operare il cambiamento desiderato).
Concludendo, la premessa per facilitare una vita sessuale soddisfacente è la comunicazione all’interno della coppia, parlare apertamente all’altro dei propri desideri e delle proprie preferenze.
Molte problematiche sessuali possono essere risolte con l’ipnoterapia individuando e gestendo tutti quei fattori psico-ambientali che interferiscono con l’attività sessuale. Questo permette alla persona di acquisire una nuova consapevolezza interiore con la quale gestire la propria sessualità in modo naturale e con maggiori gratificazioni.